Standard EBU ed SMPTE
La EBU ( Europe Broadcast Union ) e la SMPTE ( Society of Motion Picture and Television Engineers ) sono due società, la prima Europea e la seconda Americana che definiscono gli standard ( sia costruttivi che relativi ai valori di tensione circolanti nelle apparecchiature ) per il broadcast e la radio diffusione in cui rientra anche l’audio professionale sia Live che Studio.
I dati sui riferimenti dei Decibel e relativi valori di tensione che vedremo per il livello professionale sono i più utilizzati e a definirli è lo standard SMPTE. La EBU è più incentrata nel Broadcast europeo ed ha valori leggermente differenti.
Un tempo esisteva solo un valore di decibel utilizzato in qualsiasi standard, il dBm.
m sta per mW ( milliwatt ) perché i sistemi di lavoro ( mixer – amplificatori, processori ) utilizzavano come riferimento la potenza ( il prodotto tra tensione e corrente ) invece che la sola tensione ( per riferimento si intende il valore medio massimo possibile del segnale in uscità o in ingresso di un dispositivo esempio mixer, amplificatori o processori come effetti o anche equalizzatori, oltre il quale si possono generare valori di distorsione di un ordine percentuale oltre la tolleranza, che per apparecchiature elettroniche si parla di 0,1 – 0,01 % ).
n.b. Circuiti calcolati per interfacciarsi con riferimento in potenza generavano più distorsione quindi meno qualità rispetto a quelli odierni ma consentivano di portare ad esempio da un mixer verso l’amplificatore una maggiore potenza che con sistemi a riferimento in tensione.
Ad oggi si utilizzano quasi esclusivamente circuiti realizzati con riferimento in tensione in quanto portano più qualità e minore distorsione, considerato che ad oggi anche con una potenza inferiore si riescono ad ottenere valori di pressione sonora rilevanti.
Questo decibel veniva utilizzato a livello professionale negli anni 60′ – 70′ – 80′ ai tempi delle valvole, oggi è in disuso ma lo si può ancora trovare in alcuni mixer vintage.
In pratica sta ad indicare il passaggio in uscita di 1mW su una resistenza di 600 Ω. Infatti i mixer di una volta avevano nella loro uscita ( es. main out ) una resistenza ( come visto nella spiegazione delle linee bilanciate in argomento Cavi Audio Analogici-III ) di 600 Ω dalla quale facevano passare una potenza di 1mW. Il valore in tensione di questa uscita è di 0,775 V.
n.b. I valori e standard di riferimento come anche questo del dBm sono sempre calcolati con fader o guadagno a 0 dB per cui senza attenuazioni e senza amplificazioni pre entrata o pre uscita.
Generalmente lo standard è calcolato per le uscite mentre per gli ingressi viene indicato il livello di segnale di riferimento accettabile per quel tipo di circuito ( che come vedremo sono diversi in base allo standard ), ed attraverso il meter ( sia per le uscite che per gli ingressi ) è possibile come vedremo capire il livello in dB della tensione attualmente circolante.
Per i circuiti con riferimento in tensione a livello consumer c’è il dBV.
V sta per voltage perché ha il valore di riferimento in tensione.
Viene utilizzato nel mercato consumer ma lo si può trovare anche in alcuni dispositivi professionali per interfacciare ad essi segnali consumer ( lettori cd, smarphone ). Si riferisce ad 1 V su una resistenza da 600 Ω.
Viene spesso indicato con -10 dbV. ( come riferimento allo 0 dB di 1 mW su una resistenza di 600 Ω ), ha valore di 0,3 V.
Oggi a livello professionale i mixer o qualsiasi altro dispositivo audio professionale, nella loro uscita di linea hanno una resistenza a 50 Ω o anche meno, quindi si è avuto la necessità di introdurre un altro valore: il dBu o dBv.
Non viene mai scritto con la v piccola per non confondersi con la V grande e quindi si trova quasi sempre il dBu. Anch’esso è riferito alla tensione. Lo si può trovare come riferimento a 0,775V quando 1mW passa su di una resistenza di 600 Ω e quindi identico al dBm, soltanto scritto dBu perché il circuito è di riferimento in tensione. Oppure, nei sistemi più professionali con riferimento a 1,224 V perché i moderni dispositivi come abbiamo detto hanno resistenza da 50 Ω.
Molto spesso si può trovare scritto nei vari dispositivi + 4 dBu, questo perché ponendo come riferimento le uscite o gli ingressi di segnale di un tempo e quindi 0,775 V a 0 dB ( lo 0 dB in un dispositivo di ingresso o uscita audio sta ad indicare che il livello della tensione è quello da standard operativo ), le uscite di oggi hanno un valore di + 4 dBu e cioè come abbiamo visto 1,224 V.
Questi sono i principali valori di tensione utilizzati nella musica da live o da studio per il segnale di linea in uscita o in ingresso. I percorsi di linea utilizzati nel broadcast, quindi in televisione o nel cinema hanno maggiori valori e cioè di + 8 dBu ( 2,24 V ).