Una Patchbay digitale nelle sue caratteristiche può presentare diciture tipo 2×2, 8×8, 16×16, 32×32, 64×64, 128×128, 256×256 e oltre, questo identifica il numero di canali gestibili dalla patchbay, il primo valore identifica gli ingressi il secondo le uscite.

Generalmente il numero di ingressi equivale a quello delle uscite, ma non sempre come ad esempio in mixer audio e stage box digitali il numero di ingressi è spesso superiore a quello delle uscite, esempio 16×8, 32×8, 32×16.

Come per i convertitori A/D e D/A anche le patchbay dovendo gestire segnale digitale possono essere sincrone o asincrone.

Patchbay Sincrone

Le Patchbay sincrone sono quelle più qualitative ma permettono di collegare ed ottenere un flusso di segnale solo se ogni strumento utilizzato e collegato lavora alla stessa frequenza di campionamento.

Patchbay Asincrone

Le Patchbay asincrone sono quelle più costose ma meno qualitative in quanto presentano un circuito più complesso, hanno però il vantaggio di permettere il flusso contemporaneo di più frequenze di campionamento ( per il corretto funzionamento sarà comunque necessario che il dispositivo di uscita e di ingresso siano alla stessa frequenza di campionamento, esempio se una stage box digitale lavora a 96 Khz sarà necessario che l’ingresso digitale di un eventuale mixer audio sia a 96 Khz ), la Patchbay fa solamente da tramite permettendo il flusso di più campionamenti contemporaneamente.

Per cui la soluzione migliore è sempre quella di avere patchbay audio sincrone a cui sono collegate strumentazioni che lavorano alla stessa frequenza di campionamento della patchbay ( esempio se la patchbay la si imposta per lavorare a 48 Khz è importante che tutta la strumentazione sia a 48 Khz se no perde il clock e non circola il segnale ).

Se però si possiedono attrezzature che lavorano con diverso campionamento allora può essere utile utilizzare una patchbay asincrona in modo da poter gestire indipendentemente esempio attrezzature con campionamento a 48 Khz e 96 Khz.

Le Patchbay sincrone a differenza di quelle asincrone permettono spesso di modificare il routing del segnale audio digitale senza interruzioni, mentre le asincrone per come sono strutturate ricalcolano il tipo di campionamento da trasferire verso l’uscita desiderata e quindi pongono una breve interruzione.

Le migliori patchbay digitali che siano sincrone o asincrone devono essere completamente trasparenti al passaggio del segnale audio, un pò come detto per quelle analogiche, non devono quindi interferire con l’aggiunta di artefatti nel campionamento e quantizzazione. Alcune presentano comunque la possibilità tramite software remoto o impostazioni interne alla patchbay l’utilizzo di DSP o Sample Rate Converter per l’elaborazione del segnale prima del suo trasferimento, questo può portare l’aggiunta di artefatti sul segnale e la non completa trasparenza.

Le patchbay asincrone in caso di situazioni complesse ed instabilità e/o disturbi della corrente elettrica di alimentazione perdono più facilmente il clock rispetto a quelle sincrone.

Per tutti questi fattori appena visti in situazioni live è di fondamentale importanza se necessario utilizzare patchbay sincrone, per ambienti studio di registrazione e mastering può essere invece utile utilizzare un mix di patchbay sincrone e asincrone in base al tipo di attrezzatura a disposizione.

Esistono poi moduli di Patchbay in grado di ricevere e trasmettere in modalità sincrona e asincrona contemporaneamente, per lo risoluzione di numerose e complesse problematiche, a scapito di un superiore investimento.

Generalmente sono composti da più convertitori e moduli di conversione ASRC/SRC separati, e in alcuni puoi selezionare solo se utilizzare SRC o ASRC.

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